"Il problema principale è che il Nutriscore è pensato sui 100 grammi di prodotto". Così Laura Rossi, ricercatrice Alimenti e Nutrizione del Crea nel corso del webinar Confagricoltura organizzato per mettere a confronto i sistemi di etichettatura Nutriscore e Nutrinform. "La batteria è invece pensata in base alla porzione in base a numeri di calcolo non fraintendibili", prosegue. Quindi il Nutrinform promuove la riformulazione ma anche la riduzione, ovvero sulla quantità delle porzioni".
"L'aspetto che meno si adatta alla scienza dell'alimentazione italiana è la distinzione tra il cibo buono o cibo cattivo. Infatti quando ci sono troppi claim semplicistici sulle etichetta in merito ai cibi alleggeriti i consumatori vengono spinti a consumarne di più. E aumentare le porzioni. La stessa Julia Chantal sostiene che l'errore più grande del Nutriscore sono i 100 grammi".
L'articolo Nutrinform vs Nutriscore, Rossi, Crea: problema sui 100g. E campagna su cibi alleggeriti spinge a maggiori consumi e a mangiare di più proviene da Agricolae.