Quando era uscita la notizia, qualcuno aveva pensato che l’incarico ricevuto presso il Ministero della Salute da Sandra Zampa – già sottosegretario del Governo Conte 2 - fosse una pezza per rimediare alla mancata riconferma della stessa.
Altri invece avevano ipotizzato ci fosse una palese incompatibilità della Zampa, in quanto la legge 20 luglio 2004, n. 215, al comma 4 dell'articolo 2, vieterebbe espressamente la possibilità di collaborazioni con enti di diritto pubblico alle persone che abbiano nei 12 mesi precedenti svolto incarichi di Governo. Eppure, a giudizio dell’Antitrust, l’incompatibilità per la Zampa e l’incarico non esiste e la legge n,215 è rispettata per un "combinato disposto".
Altri ancora avevano pensato che l’incarico di esperto del Ministro Speranza in materia di comunicazione, fosse un incarico a titolo gratuito ma questi ultimi si sono sbagliati.
Secondo quanto pubblicato sul sito del Ministero della Salute il compenso della Zampa è pari a 48.000,00 euro lordi. Il periodo del contratto di esperto stipulato ai sensi dell'art.8, comma 2, d.P.R. n.138/2013, va dal 18.03.2021 al 14.07.2021.
Nonostante la pensione di giornalista, integrata a quella di onorevole, per l’attività legata all’emergenza sanitaria, l’ex PD ed ex portavoce di Prodi, riceverà quindi una retribuzione di 48mila euro per un contratto per l'anno 2021 della durata di quattro mesi. Quindi 12mila euro al mese.
Più del ministro stesso.
Era già stato scritto:
Governo: Gasparri, in che modo Antitrust consente incarico a ex sottosegretaria Zampa?
Caso Zampa, per Antitrust è ok: tener conto combinato disposto normative
L'articolo Caso Zampa, 12mila euro al mese per il consulente di Speranza in emergenza pandemia. Più del ministro stesso proviene da Agricolae.
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