Da disoccupato a frutticoltore: la storia dal Trentino

 



Da disoccupato a frutticoltore: la storia dal Trentino

Il Giornale del Trentino nei giorni scorsi ha pubblicato la storia del trentottenne Michele Graziadei che, da un momento di difficoltà personale ne è uscito scommettendo sull'agricoltura. Da ragazzo è stato dipendente di un'azienda agricola, poi per dieci anni ha lavorato in un cementificio: durante la pandemia è rimasto senza un'occupazione e allora ha deciso di lanciarsi in un'attività agricola a tempo pieno.

“Il contadino l’ho sempre fatto, sono nato in campagna, la mia mamma mi portava nei campi che stavo ancora in carrozzina e mi metteva all’ombra sotto una pegola di viti”, racconta Graziadei. Resosi conto delle carenze sul piano della formazione professionale, si è tuffato nella formazione: sta completando il corso biennale delle 600 ore organizzato da Fem. “Oggi per fare l’imprenditore agricolo è necessario destreggiarsi in un mare di burocrazia e non è abbastanza che la mia organizzazione professionale, la Cia, mi fornisca un’assistenza che è senz’altro adeguata perché anch’io devo sapermi destreggiare fra le varie norme per poi fare le scelte giuste. Sono necessarie altre competenze per le quali sto frequentando corsi in continuazione, dalla sicurezza, al patentino per l’uso dei fitofarmaci ad un’altr continua a leggere qui 

Commenti